Personaggi illustri di tricase

Principessa Maria Bianca Gallone (1895 – 1982)

La storia di Maria Bianca Gallone aggiunge un tassello affascinante alla ricca trama della famiglia Gallone e del Palazzo di Tricase. Maria Bianca, come ultima discendente dei Gallone, sembra aver vissuto una vita segnata da cambiamenti significativi e dalla perdita del patrimonio familiare.

Nata nel 1895 da una famiglia di nobili origini, Maria Bianca è cresciuta nell’ambiente aristocratico del Palazzo Gallone, ereditando un ricco patrimonio culturale e storico. Tuttavia, la sua vita ha subito una svolta importante negli anni ’50, quando la famiglia ha venduto tutti i loro beni, incluso il Castello del 1600, che rappresentava una parte significativa della loro eredità.

Nonostante la perdita dei beni di famiglia, Maria Bianca ha continuato a essere attiva nella comunità locale, diventando addirittura la prima donna consigliere comunale nella storia di Tricase. Questo dimostra la sua resilienza e il suo impegno verso la sua comunità, nonostante le difficoltà personali. La sua scomparsa, avvenuta nel luglio del 1982, segna la fine di un’era per la famiglia Gallone e per la comunità di Tricase.

 

 Tuttavia, sembra che il suo funerale non abbia ricevuto l’attenzione e il rispetto che molti avrebbero potuto aspettarsi per una figura così importante nella storia locale. Questo contrasto tra il rispetto e l’ammirazione che Maria Bianca ha ricevuto durante la sua giovinezza e la relativa mancanza di riconoscimento alla fine della sua vita potrebbe rappresentare un’interessante riflessione sul cambiamento dei valori e delle priorità nella società nel corso del tempo.

Giuseppe Codacci Pisanelli (1812 – 1879)

Giuseppe Codacci Pisanelli è un’altra figura emblematica di Tricase, nato nel 1812 e deceduto a Napoli nel 1879. Egli fu un importante giurista e politico, fratello del più giovane Alfredo Codacci Pisanelli. La sua carriera e il suo impatto sono strettamente legati al diritto e alla politica dell’Italia del XIX secolo, in particolare durante il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana.

Completò gli studi in giurisprudenza e divenne un rinomato professore di diritto, autore di diversi trattati influenti. La sua carriera accademica fu contraddistinta da una profonda dedizione all’istruzione e alla ricerca nel campo giuridico. È particolarmente noto per il suo lavoro nel settore del diritto civile. Il suo “Trattato di diritto civile italiano”, pubblicato in più volumi, è considerato un’opera fondamentale nel panorama giuridico italiano, influenzando significativamente l’evoluzione del diritto civile nel paese. Oltre alla sua carriera accademica, fu attivo nella politica, dove si impegnò in difesa dei diritti civili e contribuì al processo di unificazione italiana. Le sue idee progressiste e il suo lavoro come legislatore ebbero un impatto notevole sullo sviluppo delle leggi e delle istituzioni italiane.

La sua eredità si estende oltre i suoi contributi accademici e politici. Giuseppe Codacci Pisanelli è ricordato come un uomo di grande integrità e dedizione al servizio pubblico. Le sue opere continuano a essere studiate e rispettate nel campo del diritto italiano. La memoria di Giuseppe Codacci Pisanelli è celebrata non solo a Tricase ma anche a livello nazionale. Il suo impegno per il diritto e la politica ha lasciato un segno indelebile nella storia italiana, rendendolo una delle figure chiave nel panorama giuridico e politico dell’Italia post-unitaria. La sua vita e le sue opere sono spesso oggetto di studi e riferimento per chi si interessa alla storia del diritto e del Risorgimento italiano.

Alfredo Codacci Pisanelli (1816 – 1890)

Alfredo Codacci Pisanelli è una figura significativa nella storia di Tricase e del Salento. Fu un illustre giurista e politico, nato a Tricase nel 1816 e morto nel 1890. La sua vita e il suo operato sono strettamente legati alla storia giuridica e politica dell’Italia del XIX secolo, in un periodo di grandi cambiamenti sociali e istituzionali. Studiò giurisprudenza e si distinse per le sue capacità intellettuali, avviando presto una carriera nel campo legale che lo vide occupare vari ruoli importanti.

Fu attivamente coinvolto nella politica del suo tempo, partecipando ai dibattiti e alle trasformazioni che hanno portato all’unificazione italiana. Come politico, si impegnò per promuovere lo sviluppo della sua regione e per tutelare gli interessi dei cittadini meno privilegiati. È è noto anche per i suoi contributi nel campo del diritto. Scrisse numerose opere giuridiche che sono state di riferimento per studenti e professionisti del diritto. Le sue pubblicazioni riflettono un profondo impegno per la giustizia e l’etica. Oltre alla sua carriera giuridica e politica, si dedicò al benessere della sua comunità, contribuendo alla vita culturale e sociale di Tricase.

Fu una figura centrale in molte iniziative locali che miravano al miglioramento delle condizioni di vita nella regione. La figura di Alfredo Codacci Pisanelli rimane una delle più rispettate e ricordate a Tricase. Il suo lavoro e il suo impegno per la giustizia e il progresso sociale continuano a essere fonte di ispirazione. La sua eredità è visibile non solo attraverso le sue opere e scritti ma anche nel rispetto e ammirazione che continua a ricevere dalla comunità di Tricase e oltre. La sua casa, spesso considerata un simbolo del suo contributo alla città, rimane un punto di riferimento storico e culturale.

Giuseppe Codacci Pisanelli (1913 – 1988)

Giuseppe Codacci Pisanelli, nato a Roma nel 1913 e deceduto nella stessa città nel 1988, rappresenta una figura più moderna rispetto ai predecessori menzionati, sebbene condivida con loro lo stesso illustre cognome. Durante la sua vita, il XX secolo, ha vissuto un periodo di grandi trasformazioni sociali, culturali e politiche in Italia. Durante la sua carriera, ha avuto un impatto significativo sia a livello nazionale che locale.

Ha iniziato la sua carriera politica come membro dell’Assemblea Costituente dal 1946 al 1948, rappresentando il collegio di Lecce. Successivamente, è stato eletto più volte alla Camera dei Deputati, servendo in varie legislature dal 1948 al 1968, e nuovamente dal 1972 al 1976. Durante la sua lunga carriera politica, ha ricoperto ruoli di alto profilo, incluso quello di Ministro della Difesa nel governo di Alcide De Gasperi nel 1953 e Ministro per i Rapporti con il Parlamento nei governi di Amintore Fanfani e Giovanni Leone tra il 1960 e il 1963.

Oltre alla sua carriera politica, Codacci Pisanelli ha avuto una notevole carriera accademica. È stato professore universitario e ha avuto un ruolo attivo nell’educazione superiore, contribuendo significamento alla comunità accademica, in particolare come rettore del Salento University Consortium dal 1955 al 1976. La sua eredità comprende non solo il suo contributo alla politica e all’educazione italiana, ma anche il suo impegno nel sostenere lo sviluppo della sua città natale, Tricase, di cui è stato sindaco dal 1962 al 1968. Codacci Pisanelli è ricordato come una figura chiave nell’integrazione politica e culturale della sua regione nel contesto nazionale​.

Nella foto, Giuseppe Codacci Pisanelli con il presidente Usa John Fitzgerald Kennedy nella sala ovale della Casa Bianca nel 1962

Cardinale Giovanni Panico (1895 – 1962)

La vita di Cardinale Giovanni Panico è stata marcata da un significativo contributo alla diplomazia e alla Chiesa Cattolica. Nato a Tricase nel 1895, ha assunto numerosi ruoli influenti come Nunzio Apostolico in diversi paesi, tra cui Colombia, Argentina, Cecoslovacchia, Germania, Australia, Canada e Portogallo, oltre ad essere stato Arcivescovo di Giustiniana. Questi incarichi gli hanno permesso di promuovere la pace e il dialogo internazionale in un’epoca di grandi cambiamenti e sfide globali.

Il suo servizio diplomatico culminò il 18 febbraio 1962, quando Papa Giovanni XXIII lo nominò Cardinale di Santa Romana Chiesa. Sfortunatamente, la sua vita si concluse pochi mesi dopo, nel luglio del 1962, lasciando incompiuta la realizzazione di un progetto a lui molto caro: l’Ospedale Card. Giovanni Panico a Tricase. Questo ospedale fu inaugurato il 1° ottobre 1967, cinque anni dopo la sua morte, e oggi rappresenta il centro ospedaliero più importante e attrezzato del Salento. Le Suore Marcelline hanno giocato un ruolo cruciale nella gestione e nell’amministrazione dell’ospedale, garantendo che l’eredità del Cardinale Panico continuasse a vivere attraverso questo importante istituto di cura.

Felice Orlandi (1712 – 1776)

Felice Orlandi, successivamente noto come Giuseppe Orlandi, è una figura interessante e influente nella storia accademica e religiosa dell’Italia del XVIII secolo. Nato a Tricase, Lecce, il 22 novembre 1712, entrò giovanissimo, a soli 12 anni, nella Congregazione dei Celestini presso il Monastero di S. Croce a Lecce. L’ingresso precoce nell’ordine religioso era abbastanza comune in quel periodo e spesso segnava l’inizio di un percorso di vita dedicato alla chiesa e allo studio. I suoi superiori, riconoscendo le sue notevoli capacità intellettuali, decisero di inviarlo al Collegio Eusebiano di Roma, un centro eccellente per lo studio della filosofia e della matematica. A Roma, Orlandi intraprese una carriera come precettore ed educatore, servendo in vari monasteri dell’Ordine e dedicandosi all’insegnamento di materie complesse a una nuova generazione di monaci e studiosi. Il suo talento e la sua dedizione agli studi scientifici culminarono nel brillante superamento di un concorso di fisica sperimentale al Regio Ginnasio de’ Publici Studj di Roma. Questo successo gli garantì la cattedra in tale disciplina, segnando un momento significativo nella sua carriera accademica. 

Girolamo Comi (1901 – 1967)

Girolamo Comi poeta italiano originario di Tricase. Il suo titolo nobiliare di “barone” e la sua profonda connessione con la sua città natale sono elementi che traspaiono frequentemente nella sua poesia, la quale spesso intreccia riferimenti culturali e storici locali con temi universali.Conosciuto per il suo stile letterario distintivo, Comi non era solo un poeta, ma anche un saggista e traduttore. La sua opera rifletteva spesso un profondo legame con la sua terra natia e il suo patrimonio culturale, temi ricorrenti nei suoi scritti.

Durante la sua carriera, Comi ha dato un contributo significativo al panorama letterario italiano, con opere che esploravano spesso temi esistenziali e regionali. Possedeva un’abilità unica nel mescolare il dialetto e le usanze locali nella sua poesia, rendendo i suoi lavori particolarmente risonanti per chi conosce il Sud Italia.

Il suo stile letterario è caratterizzato da una qualità lirica e un profondo senso di malinconia e introspezione. I contributi di Comi alla letteratura sono stati apprezzati per la loro profondità emotiva e intuizione filosofica, rendendolo una figura rispettata tra i poeti italiani del XX secolo.

Donato Valli (1931 – 2017)

Donato Valli è stato un eminente letterato, accademico, critico letterario e saggista, nonché Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. La sua attività di ricerca si è concentrata prevalentemente sulla letteratura italiana dei secoli XIX e XX, con un’attenzione particolare per quella salentina, che ha contribuito a valorizzare e promuovere a livello nazionale. Valli ha studiato sotto la guida di Girolamo Comi, Carlo Prato e Mario Sansone.

Ha avuto una lunga e distinta carriera all’Università di Lecce, di cui è stato anche cofondatore, ricoprendo vari ruoli tra cui assistente, professore incaricato di Biblioteconomia e bibliografia, e professore ordinario di Storia della Letteratura italiana moderna e contemporanea. È stato anche Presidente dell’Opera Universitaria di Lecce, Prorettore, Direttore del Dipartimento di Filologia linguistica, Rettore dal 1983 al 1992, e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. È diventato Professore emerito dopo il ritiro dall’insegnamento.

È stato attivo nella politica locale, essendo stato consigliere comunale di Tricase per cinque mandati. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo alla cultura, inclusa una medaglia d’oro dal Presidente della Repubblica nel 1987 e il Premio Salento nel 1999.