PALAZZO DEI PRINCIPI GALLONE

ICONA STORICA DELLA CITTÀ

La storia di questo palazzo è intrecciata con quella della famiglia Gallone, una delle famiglie nobili più importanti della zona.

Il palazzo è stato costruito nel XVI secolo e rappresenta un esempio significativo dell’architettura barocca leccese. La struttura presenta una facciata imponente, caratterizzata da elementi architettonici tipici del periodo, come balconi in pietra, colonne e decorazioni elaborate.

La famiglia Gallone ha avuto un ruolo prominente nella storia locale, con membri che hanno ricoperto posizioni di prestigio politico e sociale nel corso dei secoli. Il palazzo è stato per lungo tempo il centro delle attività della famiglia e ha ospitato importanti eventi culturali e sociali.

Tra le curiosità storiche legate al Palazzo Gallone, si possono citare le numerose leggende e storie tramandate di generazione in generazione riguardanti presunte presenze paranormali all’interno della struttura. Queste storie contribuiscono a rendere il palazzo ancora più affascinante per i visitatori e gli appassionati di storia e mistero.

Oggi, il Palazzo Gallone continua a essere un importante punto di riferimento storico e culturale per la comunità locale e un’attrazione turistica per i visitatori che desiderano immergersi nella storia e nell’architettura del Salento.

Il Palazzo Principesco dei Gallone a Tricase è un importante monumento storico che simboleggia la ricca storia della città. Originariamente costruito su fondamenta di una più antica fortezza angioina, il palazzo ha subito significative trasformazioni architettoniche nel corso dei secoli, in particolare durante il Rinascimento sotto il patronato della famiglia Gallone.

Le parti più antiche del palazzo includono la Torre e il Torrione, strutture risalenti al XIV secolo, integrate in un più ampio palazzo baronale costruito nel 1661 da Stefano II Gallone, primo Principe di Tricase. Questo sviluppo includeva l’aggiunta di numerose stanze, presumibilmente una per ogni giorno dell’anno, e una grandiosa Sala del Trono capace di ospitare fino a mille persone, riflettendo l’opulenza e il potere della famiglia Gallone all’epoca.

Una caratteristica interessante del palazzo è la Turris Magna, una grande torre del XIV secolo, che contiene antiche prigioni note per i graffiti storici lasciati dai prigionieri. Queste incisioni offrono uno sguardo unico sulla vita di coloro che vi erano detenuti, con immagini di animali, figure umane e vari simboli che riflettono le influenze culturali e le difficoltà subite dagli internati.

Oggi, il Palazzo Principesco dei Gallone funge da municipio di Tricase e continua a essere un punto focale per l’esplorazione culturale e storica nella regione. I dettagli architettonici e i strati storici del palazzo lo rendono una meta affascinante per i visitatori interessati al ricco tessuto della storia italiana e mediterranea.

SUCCEDE A PALAZZO DEI PRINCIPI GALLONE

Mostra di ceramiche uzbeche a Palazzo Gallone dal 10 Ottobre 2022 al 7 Gennaio 2023 a cura dell’Associoane Fuori Rotta. Le ceramiche tradizionali uzbeche sono famose per i loro vivaci colori e intricati motivi geometrici e floreali, spesso riflettendo sia l’arte persiana che quella turca, con influenze uniche dell’Asia Centrale. La presenza di costumi tradizionali e fotografie delle città dell’Uzbekistan avrebbe arricchito ulteriormente l’esperienza, offrendo ai visitatori una panoramica più ampia della cultura e delle tradizioni dell’Uzbekistan. Questo tipo di eventi culturali rappresenta un ponte importante tra le nazioni, promuovendo la comprensione e l’apprezzamento reciproci tra diverse culture, soprattutto in collaborazione con le istituzioni diplomatiche come l’Ambasciata dell’Uzbekistan in Italia.

LA LEGGENDA DI PALAZZO GALLONE

La leggenda del Palazzo Gallone racconta la storia di un principe anziano e crudele che aveva stretto un patto con il diavolo. Questo legame gli permetteva di vedere esauditi tutti i suoi desideri più malvagi. La popolazione locale, terrorizzata dalle capacità demoniache del principe, cercò di scoprire il segreto di questa inquietante alleanza.

Due coraggiosi cittadini, una notte, si infiltrarono nel castello e scoprirono il principe mentre recitava incantesimi da un misterioso libro rosso, evocando così il diavolo. Il principe ordinò che le acque del mare invadessero la piazza del paese. Tuttavia, i due uomini, intenzionati a sventare il pericoloso desiderio, richiamarono il diavolo e gli fecero una richiesta così assurda che nemmeno lui poteva realizzare. Sentendosi ingannato, il diavolo scomparve portando via il libro, e il disastro fu evitato.

Questa storia riflette temi di inganno, coraggio e la lotta tra il bene e il male, sottolineando la profonda impressione che il folklore locale può lasciare nella memoria culturale di un luogo.

Costruire Ricordi

La storia di Maria Bianca Gallone (1895 – 1982)

Maria Bianca Gallone aggiunge un tassello affascinante alla ricca trama della famiglia Gallone e del Palazzo di Tricase. Maria Bianca, come ultima discendente dei Gallone, sembra aver vissuto una vita segnata da cambiamenti significativi e dalla perdita del patrimonio familiare.

Nata nel 1895 da una famiglia di nobili origini, Maria Bianca è cresciuta nell’ambiente aristocratico del Palazzo Gallone, ereditando un ricco patrimonio culturale e storico. Tuttavia, la sua vita ha subito una svolta importante negli anni ’50, quando la famiglia ha venduto tutti i loro beni, incluso il Castello del 1600, che rappresentava una parte significativa della loro eredità.

Nonostante la perdita dei beni di famiglia, Maria Bianca ha continuato a essere attiva nella comunità locale, diventando addirittura la prima donna consigliere comunale nella storia di Tricase. Questo dimostra la sua resilienza e il suo impegno verso la sua comunità, nonostante le difficoltà personali.

La sua scomparsa, avvenuta nel luglio del 1982, segna la fine di un’era per la famiglia Gallone e per la comunità di Tricase. Tuttavia, sembra che il suo funerale non abbia ricevuto l’attenzione e il rispetto che molti avrebbero potuto aspettarsi per una figura così importante nella storia locale. Questo contrasto tra il rispetto e l’ammirazione che Maria Bianca ha ricevuto durante la sua giovinezza e la relativa mancanza di riconoscimento alla fine della sua vita potrebbe rappresentare un’interessante riflessione sul cambiamento dei valori e delle priorità nella società nel corso del tempo.

I VERSI DELLA PRINCIPESSA  MARIA BIANCA GALLONE

«Protesi verso il mare i pianori verdeggianti, bionde messi, olivo simbolo di pace, potenti castelli, borghi popolosi. Cinti da mura e torri per la comune difesa del signore, del popolo affratellati. Cattedrali barocche, vezzosi portali, balconi nascosti che videro la gloria di vittoria, sul saraceno ardito, sui potenti invasori. A te, nei tempi, memorie, tradizioni, ci uniscono tutti in filiale legame».