PALAZZO COMI-CASA MUSEO

Un punto di riferimento culturale che celebra la vita e l’opera del noto poeta italiano Girolamo Comi.

Palazzo Comi, costruito nella metà del XIX secolo dalla famiglia baronale omonima, è un edificio di notevole interesse storico e culturale situato a Lucugnano. Appartenne al poeta Girolamo Comi fino al 1961, anno in cui, a causa di difficoltà economiche, lo vendette alla Provincia di Lecce. La decisione di Comi fu dettata dalla necessità di trovare una soluzione alle sue ristrettezze finanziarie, ma anche dal desiderio di preservare il valore culturale del palazzo, destinandolo a un uso pubblico.

IL PALAZZO

L’architettura del palazzo rispecchia lo stile neoclassico, caratterizzato da un’estetica ordinata e proporzionata. L’edificio si sviluppa su due livelli: il pian terreno ospita la Biblioteca Provinciale “Girolamo Comi”, mentre il primo piano è dedicato al “Museo Comi”. Questo museo conserva un ricco patrimonio librario e gli scritti di Comi, offrendo ai visitatori un’immersione diretta nell’eredità letteraria e culturale del poeta.

La trasformazione di Palazzo Comi in uno spazio culturale pubblico ha permesso di mantenere viva la memoria di Girolamo Comi e di valorizzare il suo contributo alla cultura italiana, rendendo accessibili le sue opere e i suoi manoscritti a studiosi, appassionati di letteratura e visitatori generali.

GIROLAMO COMI

C’era una volta un Barone Poeta di nome Girolamo Comi,  (1890-1968) fu un poeta e scrittore italiano, noto per il suo contributo significativo alla letteratura e cultura del Salento. che viveva a Lucugnano, un piccolo paese nel Capo di Leuca. Comi era molto rispettato e amato dai suoi concittadini per la sua bontà e per la sua cultura. Lucugnano, che divenne un punto di incontro per scrittori e poeti provenienti da varie regioni italiane, desiderosi di discutere di letteratura e poesia. Questa accademia diede vita anche a una delle prime riviste letterarie del Sud Italia, che portava il nome dell’accademia stessa, “L’Albero”.

Quando Lucugnano, un paese ricco di chiese e con un castello baronale, celebra il proprio poeta Girolamo Comi, non riflette solo sui suoi contributi letterari ma anche sul suo ruolo come figura culturale centrale nella comunità. Girolamo Comi non era solo un poeta, ma un innovatore culturale che fondò l’Accademia Salentina e la rivista letteraria “L’Albero”. Il suo impatto è stato tale che, a seguito delle difficoltà economiche che portarono alla perdita del suo oleificio, la Provincia di Lecce acquistò il suo palazzo. Questo edificio fu poi trasformato in una biblioteca e successivamente in un museo che commemora la sua eredità.

Inoltre, questo profondo rispetto per i contributi di Comi alla cultura e letteratura italiana si è esteso anche nell’ambito educativo, con istituzioni come le scuole che considerano dediche a suo nome. Tali gesti sono significativi per continuare la sua influenza e ispirazione tra le giovani generazioni a Lucugnano e oltre, perpetuando un apprezzamento per le arti e la letteratura radicato nel patrimonio locale.

IL MATRIMONIO

Girolamo Comi si sposò nel 1965 con Tina Lambrini, che era stata la sua domestica dal 1948 e che, nel corso degli anni, divenne anche un importante sostegno morale per lui. Questo matrimonio avvenne in un periodo della vita di Comi segnato da gravi problemi economici, durante il quale vendette anche il suo palazzo alla Provincia di Lecce per trasformarlo in una biblioteca pubblica, pur rimanendo a vivere lì come custode e bibliotecario. Il poeta morì nel 1968, circondato dall’affetto dei suoi concittadini che lo avevano supportato negli ultimi anni della sua vita.

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