CHIESA DELLA MADONNA DI COSTANTINOPOLI

La Chiesa della Madonna di Costantinopoli, conosciuta localmente come la Chiesa dei Diavoli, è un affascinante edificio situato a Tricase, in provincia di Lecce. Questo luogo di culto è avvolto da storia, leggenda e curiosità che lo rendono una delle attrazioni più particolari e misteriose del Salento.

La chiesa fu edificata nel 1685 per volere di un sacerdote locale, don Diego Martino, come segno di devozione alla Madonna di Costantinopoli. L’edificio è situato fuori dal centro abitato di Tricase, in una zona rurale. La sua architettura è semplice ma suggestiva, in linea con lo stile tipico delle chiese rurali pugliesi. È costruita in pietra locale, con una pianta quadrata e una cupola centrale.

Originariamente, la chiesa era un punto di riferimento per i contadini e i pastori della zona, che vi si recavano per pregare e chiedere la protezione della Madonna di Costantinopoli, considerata la protettrice contro pestilenze e calamità.

La Leggenda della “Chiesa dei Diavoli”

L’aspetto più intrigante della chiesa è senza dubbio legato alla leggenda che le ha dato il soprannome di “Chiesa dei Diavoli”. Secondo la tradizione popolare, l’edificio sarebbe stato più volte abbandonato durante la sua costruzione perché di notte, misteriosamente, i lavori fatti durante il giorno venivano distrutti o smantellati. Gli abitanti attribuirono questi eventi all’opera dei diavoli, da cui il nome.

La leggenda narra anche che il prete che volle la costruzione dell’edificio cercò di esorcizzare il luogo, ma le forze oscure continuarono a infestare la chiesa. Nonostante questo, la chiesa fu infine completata e rimase in piedi, ma l’aura di mistero legata a eventi inspiegabili è rimasta intatta fino ad oggi.

Curiosità

  • Abbandono e degrado: Col passare del tempo, la chiesa fu abbandonata e cadde in rovina. Tuttavia, la sua struttura è ancora visibile e viene visitata da turisti e appassionati di storia locale. Il fascino dell’edificio, unito alle storie di presenze soprannaturali, attira anche chi è interessato al mistero e al folklore.
  • Architettura: Nonostante lo stato di degrado, si può ancora apprezzare la struttura tipica delle chiese di campagna del XVII secolo. La chiesa è caratterizzata da una cupola centrale e da un tetto piatto, con un’architettura piuttosto semplice e priva di decorazioni elaborate.
  • Racconti di fenomeni inspiegabili: Alcuni abitanti del luogo raccontano che, nelle notti più tranquille, si possono ancora sentire rumori strani nei pressi della chiesa, alimentando ulteriormente la leggenda della presenza di spiriti o entità maligne.
  • Luogo di interesse per gli appassionati di misteri: La chiesa è oggi meta di curiosi e studiosi di leggende locali, nonché di fotografi attratti dalla sua atmosfera enigmatica. È considerata uno dei simboli del folklore di Tricase e delle sue campagne.
  • La festa della Madonna di Costantinopoli: Nonostante l’abbandono, la devozione alla Madonna di Costantinopoli non è scomparsa. Ogni anno, a maggio, si celebra ancora la festa in onore della Madonna, anche se in altre chiese del paese.

La Leggenda

C’è una chiesetta in Tricase che, da secoli, porta con sé un’aura di mistero e oscuri racconti. Si tratta della Chiesa della Madonna di Costantinopoli, ma tutti la conoscono come la Chiesa dei Diavoli. Il motivo? Un patto con il diavolo, una maledizione, e campane perdute che ancora oggi, si dice, riecheggiano in fondo a un canale…

Il patto con il Diavolo

Secondo una delle versioni più antiche, un marchese locale, forse spinto dal rimorso per le tante guerre e sangue versato, cercava la redenzione. Fu allora che, disperato, si rivolse al Diavolo, stringendo un patto oscuro: il signore degli inferi avrebbe costruito una chiesa in una sola notte, in cambio di un’ostia consacrata da offrire a un caprone, l’animale sacro al Diavolo.

La chiesa sorse come promesso, ma quando giunse il momento di pagare il prezzo, il marchese tremò di paura. Non ebbe il coraggio di sfidare Dio, rifiutando di rispettare l’accordo. Furioso, il Diavolo si vendicò: gettò le campane della chiesa nelle profondità del Canale del Rio, un corso d’acqua che collega il luogo al mare. Ancora oggi, si dice che nelle notti più buie, il rintocco di quelle campane maledette si possa sentire, un eco che giunge dagli abissi.

Il Libro dei Comandi

Un’altra versione della leggenda narra che il protagonista fu Stefano Gallone, un principe spietato che aveva nelle sue mani un segreto ancora più oscuro: il Libro dei Comandi, un antico tomo che permetteva a chiunque lo possedesse di chiamare il Diavolo e ordinargli qualunque cosa.

Un giorno, il principe ordinò al Diavolo di poter vedere il mare direttamente dal suo palazzo. In una sola notte, la chiesa e il Canale del Rio apparvero magicamente, collegando la dimora del principe al mare. Ma come spesso accade nei patti con le forze oscure, il prezzo da pagare non fu mai raccontato. Quello che rimase fu la chiesa, con la sua ombra inquietante, e una sensazione di qualcosa di non finito, di una maledizione che continua a serpeggiare tra le sue mura.

Cosa resta oggi?

Oggi, la Chiesa dei Diavoli è abbandonata, ma il suo fascino rimane intatto. Le rovine, immerse nel silenzio della campagna, sembrano custodire segreti che nessuno ha ancora svelato. E per chi è abbastanza coraggioso, basta avvicinarsi di notte per sentire, forse, il lontano e misterioso suono di quelle campane perdute, che il Diavolo ha gettato negli abissi, in attesa che qualcuno rompa il silenzio.

VIA MADONNA DI LORETO, 73039 – TRICASE